PSICOLOGIA OGGI La nostra esperta risponde
Gentilissima
dott.ssa Convertino, mi chiamo Giovanni, ho 46 anni e circa un mese e mezzo fa
ho cominciato ad avere attacchi di ansia
improvvisi. La prima volta è successo durante la notte: faticavo a prendere
sonno e all’improvviso il cuore ha cominciato a battermi all'impazzata, non
riuscivo a respirare, sudavo e mi sentivo molto debole, come se non avessi più
il controllo del mio corpo. Dopo questo episodio ho fatto diversi controlli
medici (pressione, elettrocardiogramma) dai quali però non è risultata alcuna
anomalia. Così, informandomi e parlandone con amici, i quali avevano vissuto
situazioni analoghe, ho capito che poteva essersi trattato di un attacco di
panico, probabilmente dovuto al forte stress del momento. Infatti, sono in
crisi con mia moglie e stiamo pensando alla separazione, il lavoro richiede
sempre più tempo e sforzi, ed essendo spesso lontano da casa non mi sento un
padre presente per i miei due figli. A distanza di un mese dal primo attacco di
panico se ne è ripresentato un secondo e poi un terzo proprio stanotte. Ho la
sensazione di stare per soffocare, paura di morire, ho forte mal di stomaco e vomito.
Adesso ho il terrore che possa ricapitare da un momento all’altro, anche fuori
casa. Come posso affrontare questa situazione?
E cosa
fare nel momento in cui si verifica l’attacco per cercare di tranquillizzarmi?
Per
favore mi aiuti, voglio liberarmi da quest’ansia e temo che, se non intervengo al
più presto, la mia situazione possa ulteriormente peggiorare.
Distinti
saluti. G.
Gentile Giovanni, ha fatto molto bene a scrivermi per conoscere
meglio cosa le sta succedendo.
Dalla descrizione dei suoi sintomi è possibile
parlare di attacchi di panico, che si presentano come condizione di paura e
disagio intensi, con molteplici manifestazioni: palpitazioni, stordimento, sudorazione,
senso di vertigini, pianto, dispnea, tremori, paura di perdere il controllo e
di morire. Tutti questi sintomi sono dei segnali
che dicono ALT! Fermati, c’è qualcosa che
non va.
Infatti lei sta vivendo un ambiente familiare
e di lavoro composto di stimoli estremamente stressanti, e a volte ognuno di noi può voler gestire le situazioni
emotive spontaneamente. Ma non sempre questo modo è efficace, in quanto le
emozioni possono prendere il sopravvento.
Come possiamo
gestire queste emozioni che si ripercuotono sul nostro corpo e scatenano
l’attacco di panico?
Ognuno di noi può trovarsi in situazioni ed
ambienti che inviano stimoli e richieste percepiti come eccessivi, e a cui
spesso abbiamo difficoltà a dire di no. L’ansia, lo stress e gli attacchi di
panico possono rappresentare un segnale di questo bisogno più profondo e vanno per
questo immediatamente presi in considerazione, rivolgendosi ad uno specialista
che, attraverso un percorso di diagnosi e conoscenza, può portare ad
identificare con precisione la sintomatologia, individuare le fonti di stress
interne ed esterne ad essa legate, riconoscere e sviluppare le proprie risorse
interne, scardinare i processi automatici negativi attuali e favorire l’emergere
ed il rafforzamento di processi positivi ed adattivi.
Una tecnica molto all’avanguardia,
integrata al percorso diagnostico, è un metodo
computerizzato che consiste in un apparecchio di feedback, in grado di
fornire informazioni per gestire le emozioni che generano stress a livello
corporeo. Questa tecnologia mira a favorire lo sviluppo dell’equilibrio
personale, dell’energia e del benessere generale e si basa sul concetto di
coherence breakthrough: coerenza tra corpo-mente-sistema nervoso autonomo, che
porta benefici a livello mentale, emotivo e fisico. Attraverso esercizi di
respirazione consapevole si produce un effetto di rilassamento e benessere
immediato, favorendo una maggiore coerenza e sicurezza profonda nell’individuo.
La coerenza è fondamentale per il nostro benessere perché aumenta l’energia
vitale, e lo sviluppo intenzionale della coerenza, attraverso un sistema
efficace di esercizi, permette di condurre uno stile di vita sereno e
soddisfacente. Le consiglio, gentile Giovanni, di intervenire il prima possibile
affidandosi ad un esperto, in modo da eliminare i suoi sintomi e potenziare
tutte le sue risorse, trovando così un nuovo equilibrio nella vita e nelle
relazioni.
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